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martedì 15 marzo 2016

Lettera ad un ragazzo della classe 2000 - Verona, Primavera 2016

Verona, Primavera 2016
Caro Giovane,
la mia, tra le generazioni, è probabilmente la prima che lascia a quella che segue un “testimone” economico e morale più povero di quello ricevuto.
Cerco di porvi parziale rimedio con queste quattro chiacchiere perché possano esserti utili in futuro per comprendere il mondo che Ti sta attorno, senza farti abbindolare dalle frescacce, dalla storia falsità quotidianamente diffuse da: stampa, radio e Tv.
Spero tu abbia la fortuna di non avere un soldo in tasca o almeno che tu non cresca “figlio di papà”, ma “figlio con papà”.
Specie qui in Italia, stiamo vivendo una crisi economica (e soprattutto di valori) che si può definire: “Oggi più grave di ieri e meno grave di domani”.
Normalmente le grandi crisi economiche sono accompagnate da guerre, o da catastrofi naturali. Ad oggi nessun cataclisma ha suonato alle nostre porte rendendoci così convinti ad  essere ciecamente fiduciosi del domani.
Ricordati sempre che ognuno di noi non è solo sé stesso, ma è il proprio padre e il padre del proprio padre, così come sarà il proprio figlio e il figlio del proprio figlio. Questa è tradizione, orgoglio della propria stirpe  e di quella che verrà.
Quindi, da subito “caro il mio ragazzo”, iscriviti idealmente al “Circolo degli Apoti” ovvero di coloro che non la bevono.
Crescerai circondato sempre più da un mare di bugie. La bugia è il carburante della democrazia. Adoperati per non  diventare un atleta del pensiero comodo, sappi andare “contro vento e contro tempo”.
La Democrazia è la sifilide dello spirito, è la mancanza di rispetto per chi  è diverso da Te, per chi ha usi, consuetudini e tradizioni diversi dai Tuoi.Democrazia è negare l’onore militare ai vinti, criminalizzare gli sconfitti, mettere le manette alla storia, impedire la nascita della storia verità.
In Italia avevamo centomila volte più libertà di pensiero durante il Fascismo che attualmente con il Regime democratico.
Basti solo pensare alla vivacità dei dibattiti tra gli studenti universitari (i G.U.F., Giovani Universitari Fascisti), nei Littoriali della cultura.
Liberati dalla camicia di Nesso dei dogmi democratici: il profitto unico motore del mondo, il liberal capitalismo unica soluzione ai problemi del mondo.
Ragazzo, prendi la lanterna di Diogene e vai alla ricerca di menti libere, la storia verità ti servirà un domani per il Tuo lavoro quando sarai alla ricerca di vie nuove. Quando cercherai soluzioni italiane a problemi italiani, senza scimmiottare il mondo nord americano.
Aborrisci tanto per cominciare i termini anglofoni. Abbiamo duemila anni di civiltà! Ragazzo parla e scrivi in lingua italiana. Non abbiamo nulla da imparare dal popolo nord americano, l’Europa lo ha generato mandandovi a colonizzarlo con: ladri, puttane e sifilitici.
Una critica per essere credibile deve essere preceduta da una serena autocritica costruttiva.
Spiace doverlo riconoscere ma gli Usa sono attualmente (non durante i fascismi) economicamente (per tenore di vita, non qualità della vita) avanti rispetto all’Italia e all’Europa per una ragione molto semplice: noi europei pretendiamo di essere socialisti con  i diritti (diritto alla casa, allo studio, alla salute etc. etc.) e liberisti per i doveri (lavoro per quel che mi pagano). Mentre negli Usa sono liberisti sia per i diritti (ho la casa se ho i soldi per pagarne l’affitto, mi curano se ho la carta di credito o l’Ass.ne) così come per i doveri (scaduto il contratto di locazione? Niente proroghe e l’inquilino viene sbattuto in mezzo ad una strada).
Il socialismo a sua volta ottiene migliori condizioni di vita rispetto al liberal capitalismo , purchè il socialismo sia accompagnato da eguale dose di nazionalismo. Più socialismo (attenzione verso gli ultimi della fila) comporta più nazionalismo (amore di Patria).  Se siamo italiani socialismo e nazionalismo trovano la loro sintesi nel Fascismo; se siamo tedeschi socialismo e nazionalismo li chiamiamo “Nazional Socialismo”, se siamo cubani (socialismo e nazionalismo) li chiamiamo Castrismo; se venezuelani: Chavismo etc. etc. .
Durante il Fascismo i comunisti sovietici venivano definiti “fascisti impazienti”. Per dire quanto è di “sinistra” il Fascismo,  distante mille miglia dalla “destra” e dal liberal capitalismo.
Nella propria comunità di destino (la Patria), non si ha nessun diritto se prima non si è adempiuto a tutti i propri doveri.
Tanto per darTi un’idea del tenore di vita nella Germania nazional socialista, un operaio specializzato di quel tempo guadagnava 230 Reichsmark al mese. A fine anni 30 un’auto Volkswagen costava 990 Reichsmark, percorreva 10 km con un litro di benzina e trasportava due adulti e tre bambini (la famiglia tipo tedesca del tempo). A fine anni ’30 quindi con meno di 5 mesi di salario l’operaio tedesco acquistava un’auto. Avrebbe potuto (sempre l’operaio tedesco) acquistare la macchina del popolo (Volkswagen) pagandola a rate con detrazioni sul salario settimanale.
Oggi quanti mesi di salario servirebbero ad un operaio italiano per acquistare un’auto paragonabile alla Volkswagen di fine anni  anni ’30? Quando in quegli anni la diffusione dell’auto come mezzo di trasporto non era nemmeno lontanamente paragonabile alla diffusione attuale delle autovetture.
Luigi Bellazzi


Verona, Spring 2016
Dear Youth,
My generation, among all generations, is probably the first that leaves the one following an economically and morally poorer world.I will try to partially remedy that with these few words so that they may be useful to you in the future in order to understand the world around you without being duped by the nonsense and daily falsehoods spread by the press, radio, and TV.
I hope you're lucky enough not to have a penny in your pocket, or at least that you do not grow up, a "daddy's boy", but a "son with a dad."
Especially here in Italy we are experiencing an economic crisis (mostly of values) that can be defined as: "Today more severe than yesterday and less serious than tomorrow."
Normally the big economic crises are accompanied by wars, or natural disasters. To date, no cataclysm has arrived at our doorstep, and we are so blindly confident about our tomorrow.
Always remember that each of us is not only oneself, but a father himself, father of one’s own father, as a son is one’s own son and will be the son of one’s own son. This is tradition, pride in one’s own lineage and the one that will come.
So now "my dear boy", subscribe to "Circle of the Apoti" or those who do not drink it.
You’ll grow up increasingly surrounded by a sea of ​​lies. The lie is the fuel of democracy.
Work hard not to become an athlete of the comfortable thought, go "against the wind and against time."
Democracy is spiritual syphilis, is the lack of respect for those who are different from you, for those who have customs and traditions different from yours.
Democracy is to deny military honor to the vanquished, to criminalize the defeated, to put the handcuffs on history, to prevent truth from happening.
In Italy we had a hundred thousand times more freedom of thought during Fascism than in the current democratic regime.
Just think of the lively debate among college students (G.U.F., Group of Young Fascists), in the Littoriali of culture.
Free yourself from the tunic of Nessus of democratic dogmas: profit being the only engine of the world, the liberal capitalism only solution to the problems of the world.
Take the lantern of Diogenes and go in search of free minds, the historical truth you'll need tomorrow for your work when you're looking for new ways; when you try to find Italian solutions to Italian problems, without aping the North American world.
Begin to loathe Anglophone terms. We have two thousand years of civilization! Talk and write in Italian. We have nothing to learn from the North American people, Europe has created it by colonizing it with thieves, whores and syphilitics.
For criticism to be credible, it must be preceded by serene constructive self-criticism.
Sorry to admit but the US is currently (not during fascism) economically (for standard of living, not quality of life) ahead of Italy and Europe for a very simple reason: we Europeans claim to be socialists with rights (right to housing, to education, to health, etc. etc.) and liberals with duties (work for what they pay me). While in the US they are both liberals when it comes to rights (I have a house if I have the money to pay rent, they take care of me if I have a credit card or health care) as well as to duties (an expired lease? no extensions and you find yourself in the middle of the street).
Socialism in turn gets better living conditions than in liberal capitalism, as long as socialism is accompanied by an equal dose of nationalism. More Socialism (focusing on the less fortunate) begets more nationalism (love of country). If we are Italian, then socialism and nationalism find their synthesis in Fascism; if we are Germans, then  socialism and nationalism is called "National Socialism", if we are Cubans, then it’s called Castroism; if Venezuelans: Chavismo etc. etc. . During Fascism the Soviet Communists were called "impatient fascists." To say what is "left" in Fascism, it’s a far cry from the "right" and liberal capitalism.
In our own community of destiny (the Fatherland), you have no rights if you first do not fulfill all your duties.
Just to give You an idea of ​​the standard of living in National Socialist Germany, a skilled worker at that time was earning 230 Reichsmark per month. In the late 30s a Volkswagen car cost 990 Reichsmark, did 10 km with one liter of gas carrying two adults and three children (the typical German family at the time). So in the late 30s and with less than 5 months of wages a German worker was able to buy a car. He could have (the German worker) bought the car of the people (Volkswagen) by paying it in installments with deductions on weekly wages.
Today how many months of salary would it take an Italian worker to buy a car comparable to the Volkswagen of the late 30s? When in those years the car as a means of transport was not even remotely comparable to the current circulation of cars.
Advice on how to survive from a lover of Fascism:
never drink with a cop, not even coffee.

1 commento:

  1. Caro ragazzo del 2000, nel condividere in toto lo scritto di Gigi Bellazzi, mi permetto di presentarti tal Platone, figlio della nostra Civiltà, che 2000 anni addietro così scriveva:
    “Quando la città retta a democrazia si ubriaca, con l'aiuto di cattivi coppieri, di libertà confondendola con la licenza, salvo a darne poi colpa ai capi accusandoli di essere loro i responsabili degli abusi e costringendoli a comprarsi l'impunità con dosi sempre più massicce d'indulgenza verso ogni sorta d'illegalità e di soperchieria; quando questa città si copre di fango accettando di farsi serva di uomini di fango per poter continuare a vivere e ad ingrassare nel fango; quando il padre si abbassa al livello del figlio e si mette, bamboleggiando, a copiarlo perché ha paura del figlio; quando il figlio si mette alla pari del padre e, lungi dal rispettarlo, impara a disprezzarlo per la sua pavidità; quando il cittadino accetta che, di dovunque venga, chiunque gli capiti in casa possa acquistarvi gli stessi diritti di chi l'ha costruita e c'è nato; quando i capi tollerano tutto questo per guadagnare voti e consensi in nome di una libertà che divora e corrompe ogni regola ed ordine, c'è da meravigliarsi che l'arbitrio si estenda a tutto, e che dappertutto nasca l'anarchia e penetri nelle dimore private e perfino nelle stalle?
    In un ambiente siffatto, in cui il maestro teme ed adula gli scolari e gli scolari non tengono in alcun conto i maestri; in cui tutto si mescola e confonde; in cui chi comanda finge, per comandare sempre di più, di mettersi al servizio di chi è comandato e ne lusinga, per sfruttarli, tutti i vizi; in cui i rapporti fra gli uni e gli altri sono regolati soltanto dalle reciproche compiacenze nelle reciproche tolleranze;in cui la demagogia dell'uguaglianza rende impraticabile qualsiasi selezione, ed anzi costringe tutti a misurare il passo sulle gambe di chi le ha più corte; in cui l'unico rimedio contro il favoritismo consiste nella reciprocità e moltiplicazione dei lavori; in cui tutto è concesso a tutti in modo che tutti ne diventino complici; in un ambiente siffatto, quando raggiunge il culmine dell'anarchia, e nessuno è più sicuro di nulla, e nessuno è più padrone di qualcosa perché tutti lo sono, anche del suo letto e della sua madia a parità di diritti con lui e i rifiuti si ammonticchiano nelle strade perché nessuno può comandare a nessuno di sgombrarli; in un ambiente siffatto, dico, pensi tu che il cittadino accorrerebbe in armi a difendere la libertà, quella libertà, dal pericolo dell'autoritarismo?
    Ecco, secondo me, come nascono e donde nascono le tirannidi. Esse hanno due madri. Una è l'oligarchia quando degenera, per le sue lotte interne, in satrapia. L'altra è la democrazia quando, per sete di libertà e per l'inettitudine dei suoi capi, precipita nella corruzione e nella paralisi. Allora la gente si separa da coloro cui fa colpa di averla condotta a tanto disastro e si prepara a rinnegarla prima coi sarcasmi, poi con la violenza, che della tirannide è pronuba e levatrice.
    Così muore la democrazia: per abuso di se stessa. E prima che nel sangue, nel ridicolo.»

    PLATONE

    Roberto Bussinello

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